Si è tenuto a Milano il WLAN Business Forum, il periodico incontro degli operatori interessati allo sviluppo delle reti wireless, note al pubblico con l'acronimo Wi-Fi. Si tratta di un mercato ancora modesto in termini di valore di mercato, ma ricco di promesse e, purtroppo, miraggi illusori.
Le tecnologie "wireless" oggi servono a mettere in connessione locale (LAN o Local Area Network) più personal computer senza il ricorso a cavi. Una o più antenne (o hot spot) danno connettività ai PC, a loro volta dotati di schedine di vario tipo che consentono il collegamento all'interno del raggio di copertura garantito dagli hot spot. Più hot spot connessi tra loro possono arrivare a coprire interi edifici, padiglioni fieristici, sale d'aspetto aeroportuali o di stazioni ferroviarie, ecc.
Il salto di qualità dell'Wi-Fi è avvenuto quando da uno hot spot di un aeroporto, per esempio, è stato possibile configurare un servizio di accesso alla rete Internet per quegli utenti dotati di un computer portatile opportunamente predisposto.
Di aspettativa in aspettiva, e grazie all'esplosione di tecnologie abilitanti nuove possibili applicazioni, siamo oggi alla vigilia di una ennesima "sfida epocale": sostituire il cavo di rame telefonico, disponibile in tutte le case e uffici italiani, con un'onda elettromagnetica in grado di offrirci un'accesso alternativo e di notevole capacità. Alternativo, in primis, al dominio quasi assoluto di Telecom Italia, monopolista sempreverde di quasi tutte le forme di accesso alla cosiddetta connettività in banda larga. Connettività che promette l'accesso a Internet in banda larga e al telefono (come le ADSL attuali), ma anche video e TV interattiva, sia al livello della nostra postazione fissa in ufficio o in casa, sia al livello di utenti "mobili ma fermi" (aeroporti, edifici, ecc.) che "mobili-mobili" (auto, treno, ecc.). In pratica, è cominciata la guerra dell'ultimo miglio, ovvero qual tratto finale di connessione per raggiungere le sedi dei clienti, oggi quasi del tutto monopolizzato da Telecom Italia con Alice (ADSL et similia) per il mercato consumer (vedi articolo precedente) e con le xDSL (sorelle più performanti di Alice) per il mercato professionale.