L'interesse per le nuove tecnologie radunate nella definizione "nanotech" sta attirando molti investitori soprattutto negli USA - statene certi: le aziende impegnate in questo settore saranno le protagoniste del mercato high-tech dei prossimi 10 anni - e sorgono inevitabilmente le prime questioni sull'uso "improprio" del marchio "nanotech", sotto il quale possono nascondersi aziende che non hanno nulla a che fare con queste tecnologie.
Il New York Times riferisce di un primo caso di conflitto che ruota attorno alla definizione del settore ed al comportamento disinvolto che i soliti protagonisti della finanza cercano di attuare. Ma più che il caso in sè, l'articolo è interessante perchè cerca di focalizzare l'attenzione sull'esatta definizione di "nanotech", proprio ora che uno dei padri della nano-tecnologia, Eric Drexler, il quale ne coniò il nome nel 1986, afferma che l'uso che se ne fa è talmente ampio da aver perso il suo significato.
Ecco l'articolo del New York Times (attenzione: potrebbe essere necessario - e conveniente - registrarsi al sito):
Concerns That Nanotech Label Is Overused. What exactly is nanotechnology? The definition is no longer academic as more investors become attracted to anything that carries a nanotech label. By Barnaby J. Feder. [New York Times: Technology]
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