Mario Signorino, fondatore, tra gli altri, con Rosa Filippini del movimento ambientalista "Amici della Terra" (nati da una costola del Partito Radicale) apre una querelle con i movimenti ambiental-politici (in primis Legambiente) durante l'intervento al congresso del proprio movimento, significativamente intitolato "Senza paura, l'ambientalismo oltre Cassandra".
Signorino condensa la polemica nell'espressione "La Grande Balla". In sintesi: "Un tipo di comunicazione basata su un intreccio inestricabile di verità e invenzioni, su un uso disonesto dei dati scientifici, sull'allarmismo sistematico, su una generale ispirazione antioccidentale". Stando alla Grande Balla stiamo correndo verso il precipizio, l'innovazione tecnologica è identificata con il male, l'Occidente è accusato di distruggere il pianeta e le basi fisiche, biologiche e culturali della vita umana".
Per l'Italia si tratta di una novità, di un notevolissimo progresso verso una totale separazione delle opportune rivendicazioni a tutela dell'ambiente dalle istanze politicizzate ed ideologiche sponsorizzate e diffuse dai movimenti della sinistra identificabile nella galassia post-comunista.
Meglio tardi che mai. I primi segnali di "scetticismo" nei confronti dell'ideologia ambientalista si devono a Bjørn Lomborg (danese, docente di scienze statistiche, ex attivista di Greepeace, organizzatore e direttore del Copenhagen Consensus) e a Julian Simon (docente alla University of Maryland, economista liberista, scomparso nel 1998). Julian Simon sferrò un attacco nel 1996 in "The Ultimate Resource" alle tesi ambientaliste, accusandole di "catastrofismo" rispetto all'evidenza scientifica di una situazione ambientale decisamente migliore. Poco tempo dopo, Lomborg avviò con i suoi studenti una serie di ricerche ed analisi per confutare le tesi "ottimistiche" di Simon, approdando a risultati inaspettati e di tutt'altro segno, raccolti nel libro "L'Ambientalista Scettico": la situazione ambientale non sta peggiorando - secondo gli studi di Lomborg - anzi, in alcuni documentati casi è persino migliorata. Le tesi ambientaliste sono spesso fondate su modelli statistici errati o cinicamente manipolati per alimentare l'ansia della catastrofe nell'opinione pubblica e poterne più facilmente raccogliere i fondi necessari alla politica dei movimenti "verdi".
* Una sintesi de Il Foglio del 4 maggio 2004:
Download foglio04052004_04.pdf
* Il testo completo dell'intervento di Mario Signorino:
Download Signorino-testofinale.pdf
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