La battaglia per catturare l'attenzione dei consumatori tocca un nuovo ed interessante episodio. Siamo in Canada, a Montreal, dove nasce Human Locator, un sistema ideato dalla società Freeset Interactive. Human Locator crea tabelloni dinamici e vetrine che mutano aspetto in base a chi le sta osservando.
Mediante un complesso insieme di PC e telecamere il sistema analizza il movimento ed il comportamento delle persone che passano, per esempio, davanti ad una vetrina interattiva in un centro commerciale, misurando la distanza, velocità e movimenti in tempo reale, pilotando nel contempo un sistema di proiezione o altri display di grandi dimensioni e facendo reagire le immagini proiettate al passaggio del pubblico (vedere qui qualche esempio).
Secondo gli ideatori, il sistema registra in tempo reale la quantità di persone che transitano di fronte al sistema, e fornisce informazioni qualitative online agli inserzionisti: quanti e chi (bambino, adulto, donna, etc.) hanno rallentato davanti alla vetrina, chi si è girato a guardarla, chi si fermato.
Lo Human Locator non è novità assoluta per il settore della comunicazione sul punto vendita. In passato si era già tentato con telecamere e rozzi sistemi software finalizzati all'analisi del comportamento dei consumatori in un supermercato. Quanto ai sistemi più propriamente interattivi, in genere ci si è affidati all'impiego di chioschi multimediali ed immagini video: i primi di scarso interesse per il consumatore, i secondi di scarsa efficacia nell'attrarre l'attenzione di persone in movimento e per nulla interessate a visitare un mall per vedere immagini televisive. Questa volta sembra proprio di essere di fronte ad un sistema decisamente più evoluto dei precedenti. Talmente evoluto che senz'altro qualcuno penserà al film di Spielberg Minority Report. Senza scomodare la fantascienza, un display che reagisce al comportamento umano potrebbe apportare interessanti novità nella comunicazione nei punti vendita, realizzando quel compromesso tra l'affissione tradizionale (velocemente comprensibile e fruibile da chi si muove in uno spazio commerciale) e l'immagine video. La sfida non sarà comunque nella tecnologia impiegata, ma nel mix tra creatività, qualità dei contenuti e mezzi tecnici.
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