Il periodico Rapporto ICT Assinform (Associazione Nazionale Produttori Contenuti Tecnologie e Servizi per l'Informazione e la Comunicazione) sul mercato dell'Information Technology in Italia, contiene dati preoccupanti sullo stato di salute del settore. La crescita (+1,8% 1.o semestre 2004 su stesso periodo 2003) è sostanzialmente una stagnazione, considerando l'apporto del settore della telefonia mobile, l'unico settore a mantenere un certo dinamismo. Computer, servizi, telecomunicazioni non attirano investimenti nel nostro paese. Molti importanti esponenti dell'industria italiana moltiplicano appelli al "lavorare di più" (siamo l'economia industriale con il tasso di produttività più basso), al "rimboccarsi le maniche" (siamo il paese con la ricerca e sviluppo più modeste tra i paesi industrializzati e, spiace notarlo, soprattutto per responsabilità del sistema industriale e di chi lo dirige: mentre a livello governativo sono stati compiuti i primi piccoli passi, gli industriali italiani non stanno ancora investendo), dando così la sensazione di una sostanziale mancanza di comprensione della realtà.
La crisi del settore ICT in Italia è caratterizzata da due principali elementi:
* discesa dei prezzi molto rapida che produce una contrazione dei fatturati quando i volumi di unità vendute non crescono abbastanza (come nel nostro paese). La contrazione dei margini porta ad una selezione degli operatori (cresciuti a dismisura nell'epoca del boom del settore, quindi sia benedetta la selezione!) e ad una forte concentrazione tra i big vendor, riducendo di fatto le alternative di scelta, la competizione e l'innovazione.
* il grosso ostacolo alla crescita (in termini quantitativi) è rappresentato dalla piccole imprese e, ancora oggi, dalla P.A., mentre (in termini qualitativi) la media e grande impresa non riescono a cogliere tutte le opportunità che la convergenza tra telecomunicazioni ed informatica offrono.
=========
Il comunicato stampa di ASSINFORM:
PRIMO SEMESTRE 2004: ANCORA DEBOLE IL MERCATO ITALIANO DELL'INFORMATICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI
Il tasso di crescita complessiva non supera l'1,8%, nonostante la spinta dei servizi di telefonia mobile. L'informatica ristagna. In calo anche gli apparati e le infrastrutture TLC. La sfida è di spingere le aziende, soprattutto le PMI, ad investire nell'innovazione di processo.
I dati nel loro dettaglio: Download Pres_Assinform_def_animata.ppt (occorre Microsoft PowerPoint).
L'IT è in crisi anche perchè in Italia la figura dell'informatico non è praticamente riconosciuta. Per esperienza diretta un analista/programmatore guadagna meno di un impiegata che ci mette una settimana per inviare una email e risponde a 2 telefonate al giorno. Veniamo sfruttati quel tanto che basta per terminare un progetto con 400 euro al mese e poi scaricati dalla aziende perchè tanto il software non vale niente.
Scritto da: Paolo | 01 dicembre 2005 a 15:16