Ecco uno spunto di riflessione per molte aziende italiane, impegnate a fronteggiare la competizione internazionale sullo stesso scivoloso terreno della riduzione dei costi di produzione (delocalizzando), anzichè valorizzare la dote italica naturale della creatività e del design.
BusinessWeek, questa settimana, afferma che le aziende cinesi, nella corsa per diventare marchi globali, hanno certamente molto da imparare dai loro competitor Giapponesi, Americani ed Europei, ma farebbero meglio a dare un'occhiata alla vicina Corea del Sud, dove Samsung Electronics Co. (nota con il marchio Samsung) ha compiuto la trasformazione da pesante azienda produttrice di elettronica asiatica in uno dei più importanti marchi di elettronica di consumo del mondo.
E si è trasformata grazie al design.
Nel 2004 Samsung si è aggiudicata ben 5 premi nell'Industrial Design Excellence Awards (IDEA), diventando la prima azienda asiatica a prendere più premi dei competitor Americani ed Europei. Dal 2000 ad oggi sono 19 gli IDEA Awards complessivamente vinti dall'azienda Coreana.
Sembra che la strada verso questi successi sia iniziata un giorno del 1993 a Los Angeles. Lee Kun Hee, presidente di Samsung, era in visita presso i rivenditori e rimase colpito dal fatto che i prodotti SONY godevano di un'elevata visibilità all'interno degli spazi di vendita, mentre i prodotti Samsung, pur di qualità simile, venivano relegati in mezzo ai concorrenti. Da lì scaturì la decisione di ordinare ai propri manager di concentrarsi meno sulla riduzione dei costi e molto di più sul realizzare prodotti "unici".
Il boss parlò, i manager in Samsung ascoltarono.