Uno
spot video pubblicitario creato per divertimento ed auto-istruzione da
George Master, un insegnante americano (60" dedicati ad Apple iPod) ha
fatto drizzare le orecchie a molti pubblicitari: che si tratti di una
nuova forma di pubblicità che, grazie ad Internet, possa essere in
grado di cambiare il marketing di molti prodotti e tecnologie? La
pubblicità fatta direttamente dagli utenti?
Qui l'articolo di Wired che ne parla.
Commento: sempre più persone producono contenuti multimediali; montare un video con aggiunta di effetti e grafica è sempre più facile ed economico. Qualcuno ricorda ancora la rivoluzione introdotta negli anni '80 dalla prima stampante laser e dalla prima versione di PageMaker e Ventura Publisher, i primi software per editare professionalmente documenti? Si chiamava Desk Top Publishing. Improvvisamente, milioni di individui diventavano potenziali editori di carta stampata in qualità via via sempre crescente.
Lo stesso accade oggi con il video. Stiamo rivedendo più o meno la stessa rivoluzione. Con alcuni elementi nuovi e inediti, Internet a banda larga ed i weblogs: milioni di individui, oltre ad editare contenuti, li distribuiscono in tempo reale.
Riguardo a questo nuovo potenziale fenomeno (siamo in attesa di un nome che lo definisca), è interessante notare che la produzione di spot pubblicitari distributi via web potrebbe essere funzionale agli scopi degli "evangelisti", quel tipo di consumatore talmente affezionato ad un prodotto o marchio da impegnarsi in prima persona nella promozione. Non è un caso, per esempio, che lo spot di George Masters riguardi l'iPod di Apple. Recentemente si stanno affacciando modelli di comunicazione pubblicitaria online definiti "virali": contagiano gli utenti interessati che a loro volta distribuiscono il messaggio scatenando "l'epidemia".
Combinate la diffusione virale con l'autoproduzione di spot e potete facilmente immaginare che saremo presto invasi da forme di comunicazione la cui fonte sarà sempre più necessario identificare e qualificare.
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