Interessante la provocazione inventata da Nick Rodrigues, psicologo comportamentale e scultore: la cabina telefonica per telefoni cellulari. Tutti usiamo un telefono portatile, ma molti non hanno ancora sviluppato una particolare "etichetta" nell'usarlo in pubblico. E oltre all'etichetta - che riguarda l'impatto sociale del telefono cellulare - c'è il controverso tema dell'isolamento procurato da una conversazione di lavoro o familiare che all'improvviso interrompe qualsiasi altra attività si stia facendo con altre persone, per esempio un pranzo o un'altra conversazione, come se la telefonata in arrivo avesse sempre la massima priorità su tutto.
Lo strumento che più di tutti rappresenta la libertà di comunicare dovunque e comunque, il telefono cellulare, si trasforma spesso nell'occasione per sacrificare opportunità di interazione con altri individui, fisicamente vicini e disponibili: scambiamo la comunicazione diretta (calda) con quella virtuale o distante (più fredda), isolandoci dal contesto sociale in cui ci troviamo, esattamente come quando (un tempo) ci si richiudeva in una cabina telefonica.
Un uso più attento del telefono in società è auspicabile e necessario, come auspicabile è che ci si arrivi per individuale consapevolezza e sensibilità: altrimenti, ci sarà sempre un solerte ministro pronto a varare una legge che "regolamenta" anche l'uso del telefono cellulare (con il supporto autorevole di studi "indipendenti" pronti a dimostrare la nocività del "elettromagnetismo-passivo"!).
Nick Rodrigues ha realizzato anche un video che documenta questa provocazione direttamente "sul campo", mentre il sito "Sensory Impact" ha realizzato una breve intervista allo scultore-psicologo.