Business Week pubblica un interessante rapporto sulla salute della ricerca nanotech. Secondo BW si sta passando ad una fase "dal laboratorio al mercato", dove i vari capi della ricerca insieme agli investitori cominciano ad avviare la macchina del marketing per le varie iniziative.
Di particolare interesse è l'estratto dell'intervista rilasciata a BW da Stan Williams, pioniere della ricerca nanotech in Hewlett-Packard e oggi Direttore del Quantum Science Research degli HP Labs, già noto recentemente alle cronache per aver co-pubblicato un paper su un'importante risultato raggiunto dagli HP Labs: un microcircuito basato su nano-cavi al platino (un importante e rivoluzionario approccio alla definizione dei microchip del immediato futuro).
Secondo Stan Williams il business nanotech - nonostante alcuni impressionanti progressi degli ultimi due anni, con applicazioni già disponibili per il mercato - è ancora a cinque anni almeno dalla svolta che lo farà crescere in maniera esponenziale. Williams si rifà all'esperienza dei semi-conduttori, dove la notevole ricerca degli anni '50 e '60 è stata ripagata solo negli anni '70, '80 e persino '90, arrivando ad essere uno dei settori più determinanti della crescita economica USA.
Nel breve termine Williams scorge opportunità in tutti i materiali di ogni sorta, soprattutto perchè i nano-compositi introducono caratteristiche che i materiali naturali non hanno, come durezza e solidità (vedere questo breve slide-show su alcune applicazioni). Un grande impatto si verificherà anche sui prodotti chimici e nei semi-conduttori, anche se le nuove proprietà consentite dalla scala nano non produrranno innovazioni significative prima della fine di questo decennio o l'inizio del prossimo.
Nel medio termine tutte le industrie manifatturiere verrano toccate dalla ricerca nanotech: tutto quanto si produce oggi può essere realizzato ancora meglio su scala nanometrica, nel senso che può essere reso più solido, più leggero, più economico, più facile da riciclare.
Un ultima notazione: Williams sottolinea il ruolo fondamentale del budget Federale USA nel finanziare la ricerca nelle nanotecnologie, perchè il Governo Federale è l'unica entità che possa investire in questo settore attendendosi ritorni economici solo nei decenni a venire. E qui si ritorna all'esperienza dei semi-conduttori nei primi anni '60, quando il budget Federale destinato alla ricerca in quel settore ammontava al 2% del PIL USA, generando quei ritorni sugli investimenti che tutti abbiamo constatato nei decenni '70-'80-'90.
- Qui l'estratto dell'intervista di Business Week a Stan Williams.
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