Piccola coda al post precedente sulla campagna FIAT "merci, arigato, danke". In effetti ci eravamo chiesti come mai mancasse il "thank you" e la risposta è sul Corriere Economia di oggi, a pagina 4, nella rubrica "La stanza dei bottoni" curata da Federico De Rosa e Raffaella Polato.
Ecco di che si tratta:
"<<Dedicato>> alla FIAT. E alla Bates-Wpp di Marco Benatti. Italianissimo lui, il country manager. British lei, la controllante Wpp. Sono loro gli autori della campagna merci, arigato, danke. Mancava un thank you (e forse ovviamente: non c'è più un'industria auto britannica e agli americani la Fiat avrebbe potuto essere venduta). Ha rimediato, con ironia, la Horace Kidman. Che di italiano non ha solo il team-guida (Fabio Gasparrini e Antonella Sartorio) ma anche l'azionariato. E via Daily Media ha spedito alla comunità pubblicitaria il seguente messaggio: <<Quando l'unico gruppo automobilistico italiano affida una campagna sull'orgoglio di comprare italiano a un'agenzia che appartiene a un gruppo inglese, gli inglesi ringraziano. Alle agenzie italiane, invece, viene un pò da ridere>>. Please."
ma no ... la campagna THANK YOU è stata pubblicata su
http://uncas.splinder.com/post/4795333#comment
Scritto da: uncas | 29 maggio 2005 a 09:43
La campagna "Thank you" cui si riferisce la nota nel blog è quella uscita su una testata specializzata del settore della comunicazione (Daily Media), poi ripresa da una rubrica del Corriere della Sera. Una piccola provocazione: leggera, ironica e sorridente. Quella riportata da uncas non è una campagna pubblicitaria, ma una notizia che riprende un'altra critica mossa alla campagna FIAT, e cioè l'uscita in tedesco che ha innescato una (eccessiva) polemica sui presunti toni antisemiti (e quindi antitedeschi) dell'annuncio.
Scritto da: Fabio Gasparrini | 01 luglio 2005 a 01:01