Una superfice di 135 miglia quadrate (oltre 200 chilometri quadrati), una popolazione di 1,5 milioni di persone, un budget di 10 milioni di dollari per la realizzazione della rete, finanziato senza emettere nuove tasse ma con il ricorso a donazioni private, finalità del progetto dichiaratamente rivolte a problematiche sociali e non esclusivamente economiche.
L'amministrazione della città intende fornire accessi gratuiti alla rete wireless (per mezzo dello standard Wi-Fi, Wireless Fidelity Standard) nelle aree pubbliche, ma non sono esclusi l'estensione degli accessi (gratuiti o a tariffe molto basse) anche alle famiglie o alle attività economiche che rientrino nelle soglie di assistenza economica.
L'amministrazione prevede di dare avvio al servizio per il giugno 2005.
Il caso di Filadelfia rappresenta una scommessa per le dimensioni della rete da realizzare e per l'inevitabile impatto che l'ingresso nell'arena di un operatore pubblico come il Comune avrà sul mercato dei provider di accessi con o senza cavo.
Evidentemente si tratta di una situazione che - vista dall'Italia - ci fa pensare alle opportunità che le nostre aziende municipali potrebbero cogliere, realizzando reti per l'accesso wireless rivolte alle proprie comunità, sia con finalità sociali che economiche (la stessa rete può servire ad entrambi gli scopi). In sintesi, cosa manca al raggiungimento di questi obiettivi? In primo luogo una regolamentazione e "legalizzazione" delle frequenze interessanti per le reti Wi-Fi (in particolare sono le bande di frequenza a 2,4GHz e 5GHz: ancora oggi il Ministero delle Comunicazioni non ha preso provvedimenti). In secondo luogo attuare un'apertura completa del mercato, evitando di favorire la posizione di operatore dominante di Telecom Italia. Infine, esiste un problema di competenze tecniche che le aziende municipali nella maggioranza non hanno: occorrerà definire delle convenzioni con operatori locali e nazionali, al fine di lasciare a loro la gestione delle reti e dei servizi.
Riferimenti:
- L'articolo di The New York Times (occorre essere registrati);
- La Wi-Fi Alliance;
- La pagina italiana sul Wi-Fi di Portel, il portale della telefonia.